Controlli preventivi sul mod. 730: fissati i criteri per il blocco del rimborso

In caso di presentazione del Mod. 730 precompilato, con modifiche che incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, l’Agenzia delle Entrate può sottoporre la dichiarazione a controlli preventivi, che possono essere effettuati entro quattro mesi dal termine per la trasmissione della dichiarazione; in particolare, tali controlli scattano:
- quando il rimborso è superiore ad € 4.000,00
- a prescindere dall’importo che deve essere rimborsato, quando sussistono elementi di incoerenza rispetto ai criteri definiti dall’Agenzia (ad esempio, i suddetti controlli potranno essere effettuati anche quando il rimborso del credito è pari ad € 300,00 se vi sono elementi incongruenti nella dichiarazione).
Secondo quanto previsto dal Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate 9 giugno 2017, costituiscono elementi di incoerenza:
- gli scostamenti per importi significativi dei dati risultanti nei modelli di versamento, nelle CU e nelle dichiarazioni dell’anno precedente;
- altri elementi di significativa incoerenza rispetto ai dati inviati da enti esterni o a quelli esposti nelle CU;
- la presenza di situazioni di rischio, individuate in base alle irregolarità verificatesi negli anni precedenti.
Se il Mod. 730 viene sottoposto a controllo preventivo, il rimborso eventualmente spettante verrà erogato direttamente dall’Agenzia delle Entrate, non oltre il sesto mese successivo al termine per l’invio della dichiarazione.