Anche per invalido all'80% l'incremento dell'aspettativa di vita posticipa la pensione di vecchiaia
La pensione di vecchiaia anticipata per invalidità è compresa tra i trattamenti pensionistici soggetti all'aumento dell'età anagrafica a seguito dell'incremento dell'aspettativa di vita certificato da Eurostat.È quanto ha statuito la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 31001 del 27 novembre 2019, secondo la quale il posticipo dell'accesso alla pensione dovuto all'incremento della speranza di vita vale per tutti i regimi e le gestioni previdenziali aventi requisiti diversi da quelli vigenti nell'assicurazione generale obbligatoria, ivi compreso quindi il caso dell'invalido in misura non inferiore all'80%.