Crisi d'impresa. Il nuovo commentario del Centro Studi SEAC
Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza nasce dall’esigenza di riformare una normativa ormai risalente nel tempo, dopo numerosi interventi normativi che hanno cercato di modernizzare l’impianto originario.
La portata della riforma
Quella attuata dal Codice è una riforma ad ampio respiro e, per certi aspetti, radicale, a partire proprio dalla scelta di dar vita ad un Codice che riconduce ad un unico corpus normativo tutta la disciplina dell’insolvenza e delle procedure concorsuali.
Particolare attenzione viene posta sugli obblighi dei soggetti che partecipano alla regolazione della crisi e dell’insolvenza, in primis all’imprenditore, destinatario di una serie di precise indicazioni e obblighi di natura aziendalistica, il cui corretto assolvimento permette all’imprenditore di rilevare tempestivamente lo stato di crisi e conseguentemente assumere le iniziative necessarie per porvi rimedio.
Commentario al Codice della Crisi d’Impresa
La riforma presuppone un cambiamento culturale dell’imprenditore, oggi poco abituato ad una gestione dell’azienda orientata al futuro, capace di intercettare l’esistenza di una situazione di crisi.
Di qui, l’importanza del ruolo dei professionisti, che necessariamente dovranno farsi parte attiva nel processo manageriale, intrattenendo un costante dialogo con l’imprenditore.
Il Centro Studi Seac ha realizzato quindi una guida alla lettura del nuovo codice della crisi d’impresa, per accompagnare professionisti ed imprese nella transizione verso questo nuovo approccio alla professione.
Il volume è strutturato analizzando articolo per articolo, ma analizza approfonditamente anche tutti gli aspetti fondamentali quali ad esempio il procedimento unitario, o gli strumenti di regolazione della crisi, e molti altri.